venerdì 27 febbraio 2009

Epifani: temo svolte autoritarie contro la libertà dei lavoratori

Epifani: temo svolte autoritarie contro la libertà dei lavoratori

ROMA - "Sul diritto di sciopero non ci possono essere ambiguità, mentre Berlusconi sta imboccando la strada sbagliata, pericolosa per il sistema democratico, per le libertà delle persone, e per l'alterazione che può determinare nei rapporti tra imprese e lavoratori. Oggi interviene nel nome dei cittadini-utenti, domani potrebbe fare la stessa cosa in tutti i settori. Ma allora sarebbe il diritto stesso a essere compromesso". Ecco perché il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, chiede al governo di trasformare la legge delega del ministro Sacconi in un disegno di legge. Sarà così il Parlamento a riappropriarsi pienamente della sua potestà legislativa e ai sindacati sarà data la possibilità di un confronto.

Innanzitutto ci dica se lei è a favore o contro una nuova legge sullo sciopero nei trasporti.
"Guardi, se si volesse fare seriamente si dovrebbe cominciare con una verifica attenta, di governo e sindacati, su come ha funzionato l'attuale legge sugli scioperi nei servizi pubblici. Bisognerebbe distinguere caso per caso, in modo da intervenire, per proteggere i cittadini, là dove effettivamente ci sono stati abusi. Su una materia come questa non si possono fare operazioni né ideologiche né autoritarie".

Non è esagerato parlare di "operazione autoritaria"? Mica è vietato aggiornare la legge sugli scioperi, né attuare l'articolo 40 della Costituzione.
"Mi ha allarmato non poco il fatto che, sia pure per ipotesi, sia balenata l'idea di una legge per limitare il diritto di sciopero nel settore privato. Questo sarebbe un intervento che limiterebbe esclusivamente lo spazio di azione del sindacato e dei lavoratori".

Repubblica.it