domenica 28 giugno 2009

Bari, inchiesta ad una svolta. Tarantini indagato per droga

di Enrico Fierro

Gianpi Tarantini ora è indagato anche per droga. Ci sono intercettazioni telefoniche nelle quali si sente la voce del “golden boy” barese amico stretto di Silvio Berlusconi parlare con i suoi referenti e collaboratori di “valigie” che devono arrivare da Bari, di “pezzi scadenti”, forse roba ritenuta non propriamente all’altezza dei potenziali consumatori.

Gianpi parla a lungo e molto, anche se quasi sempre in modo criptico, con gli altri due componenti del “trio” che nell’estate scorsa dalla Puglia era partito alla conquista della Costa Smeralda. Max Verdoscia, commerciante di auto e play boy, Alex Mannarini, il suo “consulente” già imputato per droga nell’inchiesta barese: gli amici inseparabili, quelli che organizzavano le mega feste nella villa di Tarantini. Donne, champagne e droga. Cocaina. Tutto scritto neri su bianco in un dossier che la Guardia di Finanza ha consegnato nei giorni scorsi al pubblico ministero Pino Scelsi. Insieme alle telefonate, diverse testimonianze delle ragazze che facevano da accompagnatrici di Gianpi Tarantini nelle varie feste organizzate in Sardegna e a Roma. Alcune di loro hanno allietato anche le serate di Berlusconi e dei suoi ospiti a Villa Certosa e a Palazzo Grazioli. «Detenzioni a fini di spaccio» è questo il reato che il pm si appresterebbe a contestare all’imprenditore barese già accusato di induzione alla prostituzione.

Una delle ragazze immagine che Gianpi ingaggiava per rendere piu’ accattivanti le sue relazioni col mondo politico e con Berlusconi, ha parlato di festini a base di cocaina. «Ricordo uno degli ospiti – ha fatto mettere a verbale dagli investigatori della Gdf – che “pippava” usando una banconota da 500 euro”. In Sardegna a Capriccioli, nella villa che Gianpi aveva eletto a suo quartier generale, c’erano otto bagni. Si indaga anche per capire dove Tarantini e i suoi amici si rifornivano di polvere bianca. Una delle piste è quella della criminalità barese. Gli investigatori stanno scavando sui legami tra alcune ragazze della scuderia Tarantini e giovani imparentati con importanti boss.

Si indaga sui rapporti tra Barbara Montereale, la ragazza immagine ospite ad una cena a casa Berlusconi, e Radames Parisi, figlio del boss Savinuccio. In passato i due hanno avuto una relazione (“Breve”, ha detto la Montereale).
L’inchiesta è a una svolta, quindi. E il materiale fin qui raccolto dal sostituto dell’antimafia Scelsi, è già utile per disegnare la personalità e gli obiettivi di Giampi Tarantini. Le ragazze, le feste e la droga servivano a spalancare le porte del potere politico, a Bari come in Sardegna e a Roma.

Tarantini, che nell’intervista a “Il Giornale” ha difeso a spada tratta Berlusconi chiedendogli scusa, è stato a sua volta difeso dal premier nella nota intervista a “Chi”. “Sono un garantista – ha detto Berlusconi – e per me vale la presunzione di innocenza. Tarantini l’ho conosciuto come un imprenditore serio e stimato” . Un ragazzo sveglio col quale il Cavaliere aveva intrecciato un rapporto strettissimo. Al limite dell’ossessione, se è vero che i due nei periodi caldi si facevano fino a venti telefonate al giorno. L’argomento era sempre lo stesso: le ragazze.

Dal canto suo Gianpi aveva capitalizzato questa sua relazione eccellente. Al congresso fondativi del Pdl era seduto in terza fila, quella degli ospiti di riguardo, e aveva pranzato nell’area riservata, al tavolo con Berlusconi e i maggiorenti del nuovo partito.


28 giugno 2009

l'Unità.it

lunedì 15 giugno 2009

Fiat, incontro governo-sindacati Berlusconi: «Su Opel partita aperta»

ROMA - «Naturalmente stiamo facendo tutti il tifo per la Fiat che ha avuto questa bellissima affermazione sul mercato americano». Silvio Berlusconi, soddisfatto per il buon esito dell'operazione Chrysler, tiene accesa una luce di speranza anche sulla proposta del Lingotto per Opel, «che ha forti basi industriali e che è ancora sul tavolo: stiamo aspettando - spiega - che si definisca la partita anche su questo fronte europeo». Il premier ha parlato dopo la presentazione della flotta di auto per il G8. E ci sono novità sul fronte Chrysler: è stato fissato al 18 giugno il tavolo tra governo e sindacati per discutere del futuro assetto della casa automobilistica torinese.

Montezemolo, Marchionne ed Elkann a Palazzo Chigi sulla 500 (Lapresse)
Montezemolo, Marchionne ed Elkann a Palazzo Chigi sulla 500 (Lapresse)
LA PRESENTAZIONE - Il presidente e l'ad di Fiat, Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne, insieme al vice presidente John Elkann, sono arrivati a Palazzo Chigi a bordo di una 500 decappottabile. Ad attenderli, il sottosegretario Paolo Bonaiuti. Poi sono arrivati Gianni Letta e Berlusconi. «Siamo qui per presentare la flotta che il gruppo Fiat mette a disposizione in numero straordinario per tutti i nostri ospiti del G8 - ha detto il premier -, siamo orgogliosi di presentare auto molto avanzate tecnologicamente».

SCAJOLA - Per quanto riguarda l'accordo con Chrysler, è stata fissata la data dell'incontro tra governo e sindacati. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola: «All'indomani della positiva conclusione della vicenda Chrysler, è convocato il tavolo Fiat per il 18 giugno alle ore 9 a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio Berlusconi presiederà l'incontro con i vertici dell'azienda, il sindacato, e i presidenti delle Regioni dove sono ubicati i principali impianti di produzione». «Dobbiamo negoziare e discutere ancora: sulla ricaduta sui siti italiani non è scritto ancora niente. Difendiamo dal punto di vista oggettivo le ragioni dei nostri lavoratori» spiega il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Soddisfatto Enzo Ghigo, coordinatore regionale del Pdl: «Bene l'iniziativa del ministro Scajola per il tavolo Fiat, mentre occorre evitare iniziative estemporanee. Si tratta di mettere a fuoco le opportunità che si aprono per Torino, nel momento in cui si rafforza il suo ruolo tra le capitali dell'auto, al centro di un gruppo che dovrebbe emergere come uno dei più grandi costruttori al mondo».

POLVERINI - Il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini, ribadisce la richiesta di garanzie sugli stabilimenti: «È importante che dall'incontro con Fiat che il governo sta per convocare ci siano garanzie sul consolidamento degli stabilimenti in Italia, in particolare al Sud dove restano forti preoccupazioni». Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: «Penso che debba essere un incontro molto poco diplomatico nel quale l'azienda ci dice quali sono le condizioni per far sì che negli stabilimenti italiani non ci siano riduzioni di capacità produttiva e dell'occupazione, e si possa anzi aumentare la produzione di auto anche in Italia». Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino chiede invece al governo i valutare «se non sia opportuno invitare all'incontro anche i sindaci dei Comuni sede di stabilimenti Fiat».


Corriere della Sera

sabato 6 giugno 2009

Annozero - 07/05/2009



Noemi Letizia - Annozero - 07/05/2009 - Napoliaffari

giovedì 4 giugno 2009

Decreto Brunetta. Dopo i precari ora anche le RSU. Cancellate le elezioni.

Renato BrunettaImage by Forum PA via Flickr

04 giugno 2009 – ANIEF

Dopo aver firmato l’Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 e l’intesa del 30 aprile sull’applicazione dell’Accordo, il Ministro Brunetta ringrazia le Organizzazioni Sindacali contraenti prorogandone ope legis per un triennio la rappresentatività sindacale, bloccando le prossime elezioni delle RSU che avrebbero misurato la rappresentatività insieme alla media delle deleghe per il triennio successivo, attentando alla democratica libertà di voto dei lavoratori.

Inoltre, è avocata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, senza il parere del Parlamento, la facoltà di adeguare la nuova norma al Comparto della Scuola, un terzo del comparto pubblico.

E’ quanto previsto dal comma 3 dell’art. 63 dello Schema di Decreto Legislativo attuativo della Legge n. 15 del 4 marzo 2009, approvato il 15 maggio dal Consiglio dei Ministri, che senza fare alcun esplicito riferimento ad alcuna copertura legislativa afferma: “per consentire l’adeguamento dei meccanismi di rilevazione della rappresentatività sindacale a seguito dell’entrata in vigore del presente decreto secondo quanto previsto dagli articoli 42 e 43 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per i rinnovi contrattuali relativi al primo periodo successivo a quello in corso la medesima rappresentatività rimane determinata con riferimento alla media fra dato associativo e dato elettorale rilevati per il biennio contrattuale 2008-2009. Conseguentemente, in deroga all’articolo 42, comma 4, del decreto n. 165 del 2001, sono prorogati per il successivo triennio gli organismi di Rappresentanza unitaria del personale“. Mentre, il comma 5 dell’art. 72 afferma: “con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono determinati i limiti e modalità di applicazione delle disposizioni dei Titoli II e III del presente decreto al personale docente della scuola e delle accademie, conservatori e istituti assimilati e ai ricercatori negli Enti di ricerca”;

In altre parole, il Governo con l’accordo tacito dei maggiori Sindacati rappresentativi, ad esclusione della critica CGIL-FLC, senza alcuna esigenza dovuta alla rimodulazione dei contratti o delega esplicita prevista dalla legge n. 15/2009, si appresta con un Decreto a stabilire quale organizzazione sia rappresentativa dei lavoratori per il prossimo triennio, ovvero intende congelare per il prossimo triennio le RSU precedentemente elette e ora in scadenza di mandato, e bloccare l’indizione delle nuove elezioni che si sarebbero dovute tenere nel dicembre 2009 per il Comparto Scuola, e nel dicembre 2010 per gli altri Comparti pubblici, come stabilito dall’Accordo Collettivo quadro per la Costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie per il personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del relativo regolamento elettorale del 7 agosto 1998. Tale Schema di Decreto, inoltre, se confermato, non soltanto risulta illegittimo in quanto supera la potestà delegata ma viola con una deroga una precisa norma di legge che vieta espressamente la proroga delle RSU elette, in particolare l’art. 42 comma 4 del D.Lgs. 165/2001: “con appositi accordi o contratti collettivi nazionali, tra l’Aran e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi dell’articolo 43, sono definite la composizione dell’organismo di rappresentanza unitaria del personale e le specifiche modalità delle elezioni, prevedendo in ogni caso il voto segreto, il metodo proporzionale e il periodico rinnovo, con esclusione della prorogabilità“. Sembra assurdo, infatti, – se non poco democratico o illegittimo, che alla vigilia delle elezioni per determinare la rappresentatività, alcuni Sindacati firmino un accordo per riformare modelli contrattuali senza accennare alle procedure determinanti la stessa rappresentatività, e tuttavia, ipotecano dalla parte datoriale una rappresentatività che è sottratta ai lavoratori. E’ come se i nostri Parlamentari decidessero di rinviare le elezioni politiche alla naturale scadenza del loro mandato, rimanendo un’altra legislatura perché devono riformare la legge elettorale, invocando il passato consenso popolare.

D’altronde, gli articoli dello Schema di Decreto incriminati appaiono ancor più illegittimi in quanto violano senza alcuna indicazione della norma primaria, ben tre Decreti legislativi: l’articolo 47 del Decreto legislativo n. 29/1993, l’articolo 6 del Decreto legislativo n. 396/1997, e gli articoli 40 e 42 del Decreto legislativo n. 165/2001.

Gli attuali Sindacati rappresentativi non possono tacere o fare nulla contro gli 87.000 tagli subiti dalla Scuola, non possono imporre al MIUR un Decreto di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento illegittimo, non possono firmare un accordo con il Governo per riformulare la contrattazione per il prossimo triennio, e fuggire al giudizio dei lavoratori, delle migliaia di docenti delusi e amareggiati. Il Sindacato non è autoreferenziale e tanto meno deve essere rappresentato dal Governo.

Auspichiamo un netto ripensamento del Governo in merito al rinvio delle elezioni delle RSU, perché in un momento in cui si riformano gli assetti contrattuali la Politica dovrebbe mostrare maggiore cautela, rispetto ed attenzione per le regole di democrazia sindacale che determinano la rappresentatività dei lavoratori, peraltro, tutelate dalla stessa legge n. 15 del 4 marzo 2009. In caso contrario, lo Schema di Decreto sarà facilmente impugnabile dai giudici del Tar Lazio per l’evidente eccesso di delega e l’illegittimità manifesta.


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martedì 2 giugno 2009

Non c'è mai limite alla faccia tosta di quest'uomo: Berlusconi: "Ultime Vicende Mi Hanno Favorito" | Napoli affari

Berlusconi Vai ViaImage by NELA.LAZAREVIC via Flickr


(AGI) - Roma, 1 giu. - "Da quanto risulta dai sondaggi, ci hanno favorito". E' quanto ha affermato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenendo in diretta a Telelombardia a proposito delle vicende private che lo hanno riguardato. "Perche' gli italiani - ha proseguito Berlusconi - hanno capito che la sinistra non ha idee e programmi e si e' affidata soltanto all'aggressione al leader del PDL per condurre questa campagna elettorale. Quindi io ritengo - ha affermato - che sia stato un boomerang che tornera' indietro, colpira' la sinistra, che uscira' con le ossa rotta dalle prossime elezioni".
Berlusconi: "Ultime Vicende Mi Hanno Favorito" - (AGI) - Roma, 1 giu. - "Da quanto risulta dai sondaggi, ci
hanno favorito". E' quanto ha affermato il Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi, intervenendo in diretta a
Telelombardia a proposito ...
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